Cos’è il CBD?
Il Cannabidiolo (CBD) è una delle oltre 100 molecole di origine naturale chiamate cannabinoidi e presenti nella pianta di Cannabis Sativa L. Si tratta di un principio attivo che, regolando alcuni meccanismi, aiuta a ripristinare l’omeostasi, ovvero la capacità che ha il nostro organismo di autoregolarsi, mantenendo tutte le funzioni dell’organismo in equilibrio tra di loro.
Qual è la differenza tra Canapa e cannabis?
Canapa e Cannabis (o Marijuana) sono 2 due nomi utilizzati in maniera distinta semplicemente per convenzione, per definire cioè più facilmente due diversi utilizzi: col termine Canapa si intende la varietà – selezionata – con bassa percentuale di THC usata per produrre integratori, alimenti (semi, olio, farina), tessuti, bio-carburante, carta, cosmetici, prodotti ricreativi… mentre con il termine Cannabis si intende la variante ricca di THC e che quindi comporta effetti psicoattivi.
Parte della famiglia delle Cannabaceae la Canapa, che lo ricordiamo, l’essere umano coltiva da migliaia di anni, può essere suddivisa in 3 sottospecie: Ruderalis, Indica e Sativa, quella di cui ci occupiamo noi.
Il CBD è legale?
Legalmente chiunque è libero di acquistare prodotti contenenti CBD, l’unica regola riguarda i valori di THC da verificare.
Noi di “il giardino di Alex” Trattiamo solo varietà di canapa Infiorescenze di Cannabis Sativa L. iscritte al catalogo UE delle varietà ammesse (per ulteriori informazioni si consiglia di consultare il caso C-663/18 – Corte Europea – Sentenza 938/2020) e quindi con un livello di THC inferiore al limite stabilito dalla legge dei singoli paesi.
Nella maggior parte dei Paesi europei il limite legale è dello 0,2% di THC, in Italia la coltivazione di “infiorescenze legali” di Cannabis Sativa L. per la produzione di vari prodotti – tra cui gli oli – è regolamentata dalla legge 242/2016, che ne ha espressamente riconosciuto l’uso legale nei limiti del contenuto di principio attivo THC (tetraidrocannabinolo) inferiore allo 0,5%.
Quelli a base di CBD rientrano nella c.d. tipologia “prodotti ad uso tecnico”: la legge cioè non da un’indicazione precisa sul loro utilizzo e dunque, non facendo esplicito riferimento al divieto di fumarla (né, all’opposto, alla possibilità di farlo) un eventuale suo utilizzo finale è – di fatto a – discrezione personale.
Dal 2018 il CBD è stato rimosso anche dall’elenco delle sostanze controllate da parte dell’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA – World Anti-Doping Agency) e dunque – sebbene le regole potrebbero variare in base al luogo in cui gareggiate – anche gli atleti possono sfruttare i numerosi effetti benefici sul recupero muscolare del CBD.
Cosa sono i Cannabinoidi?
I Cannabinoidi sono molecole che, legandosi con i recettori del Sistema Endocannabinoide, proteggono il corpo da possibili sovra stimolazioni generando effetti calmanti ed antinfiammatori.
Essi possono essere endogeni, cioè prodotti dall’organismo, oppure esogeni ossia prodotti all’esterno di esso come quelli che ritroviamo nelle piante di Cannabis (dette fitocannabinoidi) e che noi trattiamo. Tra gli esogeni più conosciuti troviamo il THC e il CBD.
Il CBD può creare dipendenza?
Ad oggi, tanto in campo animale che umano, nei diversi studi realizzati non sono stati verificati problemi di dipendenza relativi all’assunzione di CBD.
Che differenza c’è tra CBD e CBDA?
Il CBDa (acido cannabidiolico) è uno degli oltre 100 cannabinoidi presenti nella pianta di Canapa ed è l’elemento da cui, attraverso un processo di conversione naturale chiamato decarbossilazione che avviene durante la fase di crescita della Cannabis, si ottiene il CBD.
Il CBDa può essere dunque inteso come la “forma più pura” di CBD.
Di fatto tutti i cannabinoidi iniziano la loro “vita” come acidi, ed anzi, allo stadio precedente, tutti originano da un singolo cannabinoide “precursore”, l’Acido Cannabigerolico (CBGa) il quale, durante appunto lo sviluppo della pianta, si trasforma in altri acidi cannabinoidi dando origine a THCa, CBGa, CBDa ecc… a loro volta i precursori delle più note molecole di THC, CBG, CBD ecc…
La ricerca è ancora agli inizi, ma alcuni studiosi ritengono che il CBDa sia fino a 10 volte più efficace del CBD.